Indirizzo: Via Sarna

Ufficio informazioni turistiche di riferimento:

Testo analitico: Si tratta di una curiosa e interessantissima via di mezzo fra un parco ed un ambiente naturale. Le origini sono senz’altro da collegare alla vicina villa Gessi, di cui i Canalacci facevano parte (oggi non più) e di cui costituivano la parte terminale della passeggiata verso il fiume, con tratti “a bosco” costeggianti il corso del piccolo rio che scende dalla villa e che dopo la confluenza con un altro fosso proveniente da Sarna si dirige verso il Lamone. I Gessi attuarono anche modifiche morfologiche al paesaggio, sfruttando il già esistente alveo del Rio Canalacci, ma rendendolo piu “mosso” e piacevole con scavi che probabilmente lo resero in certi punti più incassato, in altri più ampio; qualche traccia di tali lavori si riconosce nei “tumuli” di terreno tuttora visibili nel bosco. I Gessi fecero piantare anche alberi – in maggior parte platani, ma anche tigli, ippocastani e querce, queste ultime forse già presenti – che arricchissero l’ambiente. L’epoca di realizzazione è ignota ma senz’altro inquadrabile nel XIX secolo (si tenga presente che nel 1869-1870 fu ricostruita completamente la villa e realizzato il parco attuale, peraltro su un’immensa area verde preesistente di cui restano le testimonianze pittoriche di Romolo Liverani). Oggi il bosco dei Canalacci si presenta con gli alberi residui e una vegetazione molto più recente, venutasi a creare con l’abbandono degli ultimi decenni, non brutta, fatta di robinie e sambuchi ma anche ontano nero, pioppi, salici e rinnovazione delle sopracitate piante. In altre parole il bosco sta riacquistando caratteri di parziale naturalità, conservando comunque la parte “plasmata” dall’uomo.

Come arrivare: Da Faenza (ponte Rosso, lato sud della città) si imbocca la strada provinciale n.16 “Modiglianese” ma la si lascia al primo vero bivio per prendere a destra via Sarna, di quest’ultima si percorrono circa 5 km, cioè fino ad incontrare, sulla destra, l’evidente e massiccia mole del bosco dei Canalacci, che fiancheggia la strada per diverse centinaia di metri, fino al bivio con via Chiusa di Errano.