Indirizzo: Via Salita di Oriolo

Ufficio informazioni turistiche di riferimento:

Testo analitico: Censita come “geotopo di interesse regionale”, la ex Cava Salita si trova in un affioramento di sabbie gialle, di età incerta (ma compresa fra gli 800 e i 5-300 mila anni fa) e che è la testimonianza di antichi terrazzi fluviali in ambiente prossimo alla foce o addirittura di spiaggia. Il substrato è costituito da sabbie dorate, molto richieste per svariati usi (edili, stradali, ornamentali) e purtroppo oggetto di attività estrattive spesso rovinose. In questo caso l’attività ha pressochè esaurito il giacimento, ovviamente distruggendo anche il sovrastante bosco che aveva caratteri particolari derivanti dai terreni ferrettizzati è costituito da querce e castagni, di cui resta solo qualche marginale esemplare. L’interesse geologico è ancora in parte riscontrabile, perlomeno nelle scarpate superstiti ove si può osservare la sezione del terreno e delle formazioni sottostanti. Il sito possiede inoltre un notevolissimo interesse poaleontologico grazie alla flora e fauna fossile ivi ritrovata negli anni ’80 e ’90, oggi conservata presso il Museo Civico di Scienze Naturali di Faenza. Per la fauna, straordinaria, si ricorda il ritrovamento di un cranio di Elephas meridionalis (in pratica un antenato del Mammuth) e di reperti vari di animali oggi del tutto scomparsi, come bisonti e rinoceronti, quasi tutti esposti nel predetto Museo. Per la fauna attuale l’unica – a quanto finora noto – importante particolarità è il Gruccione, coloratissimo uccello africano e mediterraneo che nidifica in gallerie scavate da lui stesso in scarpate sabbiose. Per l’area è prevista una riqualificazione, forse anche in chiave turistica, nell’ambito del progetto Torre, che riguarderà tutta la zona di Oriolo.

Come arrivare: Da Faenza si seguono i cartelli per Oriolo dei Fichi fino al bivio ove inizia via Oriolo (quindi si percorrono, nell’ordine, via Santa Lucia e via San Mamante per circa 5 km). La via Oriolo va seguita solo per un primo, breve tratto, voltando poi alla prima a destra che, come dice il nome, è in ripidissima salita. In cima al primo stratto, dopo la curva a sinistra, si inizia a notare a destra una landa desolata e incolta con, sullo sfondo, una piccola scarpata di sabbie gialle.