Indirizzo: Viale Stradone

Ufficio informazioni turistiche di riferimento:

Testo analitico: Nonostante le precarie condizioni fitosanitarie attuali, resta il più importante viale faentino. E’ datato 1816, ma a quell’anno va fatta risalire solo la costruzione della strada (Stradone), alberata con tutt’altre specie, perlopiù esotiche e abbattute comunque attorno alla metà del secolo, per ragioni ignote, forse per l’eccessiva eterogeneità, non rispondente ai gusti dell’epoca. Nel biennio 1859-1860 fu realizzata l’alberatura a platani, di cui resta solo una parte (forse una trentina di esemplari), poiché i più sono morti per ragioni varie nel tempo e sono stati man mano sostituiti. Di certo il viale ha mantenuto un aspetto imponentissimo fino al secondo decennio del Novecento, come testimoniano le numerose foto d’epoca. Poi le potature drastiche, a capitozza, comprensibili solo nell’ottica del bisogno di legname (si dice che con la prima potatura, a fine anni ’10 o primi anni ’20, venne garantita la legna sufficiente al riscaldamento per un intero inverno di tutte le scuole comunali faentine), compromisero irrimediabilmente lo sviluppo degli alberi, alterarono il portamento, depressero la vitalità e la stabilità e diedero inizio al lento decadimento biologico del viale, oggi evidente. Per curiosità si noti che alcuni platani morti furono sostituiti qua e la con tigli e, in un punto, anche con Acero di monte, probabilmente per errore.

Come arrivare: Dal centro storico di Faenza verso sud: l’accesso migliore è quello storico dalla piazza del Popolo per Corso Matteotti fino a Piazza Fratti, l’antica Porta Montanara, poco a destra della quale inizia il lungo rettilineo alberato a platani.