Indirizzo: Via Castel Raniero, Villa Olmatello
Testo analitico: Si tratta di una quindicina di querce, di specie, età e dimensioni diverse fra loro. Le tre più a sinistra (per chi guarda da valle) sono rovelle (Quercus pubescens), non particolarmente rilevanti, mentre gli altri sono cerri (Quercus cerris), appartenenti quindi ad una specie normalmente presente a quota ben superiore, sopra i 5-600 metri, mentre qui siamo ad appena 200. Inoltre, almeno un paio di essi presenta dimensioni notevoli, con circonferenze di 2.94 e 2.73 m.
Il gruppo di alberi era quasi certamente adoperato a scopo venatorio, come “roccolo” per l’uccellagione. L’uomo potrebbe aver piantato ex novo le querce, oppure potrebbe averle semplicemente isolate dalla vegetazione preesistente, oppure prelevate dagli immediati dintorni (entrambe le specie, roverella e cerro, si possono trovare spontanee in zona, sebbene il secondo sia – a questa quota – assai più raro).
L’insieme resta comunque di notevole effetto paesaggistico e, se è vera la tesi del roccolo, di importanza storico-culturale.