Comune:Castelbolognese
Indirizzo: Strada Rossi
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L’ottocentesco Oratorio Rossi, in stile neoclassico è contrassegnato da un pittoresco cipresso, e dedicato a San Giuseppe ed a San Sebastiano martire. La sua facciata, volta a ponente, è opera dell’architetto Filippo Antolini. Nel 1820 l’oratorio fu affidato alla famiglia Rossi, che nei pressi aveva la Villa e che, da allora, lo usò anche come sepolcro familiare. L’interno è diviso in tre vani: al centro si trova la cappella con l’altare, nel vano di destra si trovano i loculi con le salme dei familiari Rossi, in quello di sinistra è situata la sacrestia. L’oratorio faceva parte di un complesso residenziale comprendente il parco e la Villa padronale che nel corso della sosta del fronte sul fiume Senio furono distrutti, in quanto il Senio scorre a poche decine di metri dall’oratorio. Il 17 dicembre, all’indomani della liberazione di Faenza, i tedeschi presero la decisione di far saltare in aria la Villa Rossi di Biancanigo con le case coloniche adiacenti per ragioni strategiche. Morirono diciotto persone: nove membri della famiglia Montanari e nove della famiglia Cristoferi, tra questi sette erano bambini. In più tra le macerie della casa Crociaro di Sopra persero la vita altri tre familiari dei Cristoferi. Con l’eccidio di Villa Rossi la guerra, appena arrivata sul Senio, si annunciò in tutta la sua asprezza.