Indirizzo: Via Canale
Testo analitico: Il Mulino Scodellino (o della Contessa) collocato a cavaliere del Canale dei Molini, è l’ultimo esempio ancora esistente della serie di molini sorti tra il XIV ed il XV secolo lungo il canale che da essi prese il nome. Nel 1468 il Comune di Castel Bolognese ne acquisisce il possesso. E’ una costruzione rustica, realizzata in mattoni a vista e di solida struttura, che ben rivela il suo impianto originario. Si affaccia sulla via Canale con un caratteristico portico basso sorretto da grosse travi e da archi di rinforzo. Tale loggiato, in caso di maltempo, serviva per dare ricovero ai carri che si recavano al molino; sono ancora visibili sulla facciata gli anelli di ferro ove venivano legati i cavalli. Il molino si sviluppa a occidente sull’altra sponda con un secondo corpo di fabbrica posteriore che era adibito a granaio, databile al 1700.Al piano terra, in un primo locale, sono installate due macine di pietra, l’una idonea alla macinazione del frumento, l’altra per il granoturco (1400). L’involucro esterno e la tramoggia in legno sono ancora ben conservate. Più avanti, in un secondo locale, si trovano un buratto a forza centrifuga ed una macchina pulitrice da grano denominata “tarara”. La costruzione di tali macchine si può far risalire alla fine dell’800, ma la loro installazione è da riferirsi al 1935, anno in cui fu operato un generale ammodernamento degli impianti. In alto, poderose travature in legno reggono il tetto e l’abitazione del mugnaio che si trova al piano superiore e che si affaccia sulla via. Il macchinario è ancora quello di un tempo: ogni impianto di macinazione è costituito essenzialmente da due macine di pietra, di cui una fissa e l’altra rotante sopra di essa. Ogni macina veniva mossa dalla forza dell’acqua che batteva sulle pale della ruota idraulica; un albero di trasmissione provvedeva al collegamento. Le pale e le strutture atte a trasmettere il moto erano costruite in solido legno di quercia e ferro. E’ stato restaurato dalla Soprintendenza di Ravenna nel 1975-76.
L’antico molino di Scodellino, non più funzionante dopo secoli di attività, è stato fino a poco tempo fa abitato e custodito da una famiglia di mugnai.
Dopo circa un decennio in stato di abbandono, grazie alla Regione Emilia Romagna, al Comune di Castel Bolognese e all’Associazione Amici del Mulino Scodellino, sono iniziati i lavori di recupero e il 19 marzo 2016 il mulino ha riaperto.
In occasione delle Giornate del FAI di Primavera infatti la vecchia macina è ripartita alla presenza di oltre 2000 visitatori.
Come arrivare: Il vecchio mulino è nella località di Casalecchio a circa 2 km da Castel Bolognese, in direzione Solarolo, percorrendo via Lughese.