Indirizzo: Piazza San Domenico

Ufficio informazioni turistiche di riferimento:

Testo analitico: I frati Domenicani giunsero a Faenza nel 1223 ed otto anni dopo ottennero dal Comune un appezzamento di terreno con vigne dove costruirono chiesa e convento dedicati a Sant’Andrea (in vineis). Importanti anche i lavori del XVI secolo di cui resta soprattutto l’impianto del chiostro (in gran parte rifatto del dopoguerra) e la bella cisterna centrale opera del Padre Domenico Paganelli. La chiesa venne completamente ricostruita fra 1761 e 1765 su disegno del bolognese Francesco Tadolini ma con cantiere diretto dal capomastro faentino Pietro Tomba. L’interno ostenta un sontuoso coro analogo a quello del Redentore (di Palladio) di Venezia, con colonnato corinzio e scranni lignei cinquecenteschi intagliati dal Paganelli.
Fra le opere d’arte si segnala per primo, anche in ordine di comparsa (immediatamente a lato dell’ingresso), il Crocefisso ligneo di fine ‘400 analogo a quello del Duomo ed attribuito allo stesso anonimo scultore nordico. I dipinti sono in gran parte contemporanei alla ricostruzione della chiesa e fra essi si distingue il San Vincenzo Ferreri di Felice Torelli e i due quadri (Visitazione e San Domenico guidato dagli Angeli entra a Faenza) di discussa attribuzione fra l’atesino Cristoforo Unterberger ed il faentino Giovanni Gottardi; mentre la critica tradizionale li assegnava al primo, ricerche recenti di Anna Tambini tendono a restituirli interamente al secondo.

Orario festivo funzioni: Santa Messa ore 9.00 e 11.15. Vespertina ore 19.00. Prefestiva ore 18.30

Come arrivare: Di norma la chiesa, avente funzioni di parrocchia, è aperta tutti i giorni. In caso contrario suonare e chiedere cortesemente al portone adiacente a sinistra (convento dei Domenicani).