Indirizzo: Via Pascoli

Ufficio informazioni turistiche di riferimento:

Testo analitico: La chiesa è opera unica nel panorama architettonico faentino. Di origini cinquecentesche, fu totalmente rifatta nel 1741 da Raffaele Campidori e Gian Battista Boschi; il cantiere si protrasse per tre anni e produsse l’unica costruzione faentina che possa legittimamente dirsi rococò, cioè rappresentante quell’ultima fase del barocco estremamente decorata ma non pesante. L’interno è stupefacente per la volumetria equilibrata e soprattutto per gli stucchi dorati ed i colori delicatissimi. Le decorazioni sono state attribuite al ticinese Gian Battista Verda, abilissimo plasticatore chiamato in Romagna al seguito del conterraneo architetto Domenico Trifogli, operante ad Imola. A Faenza il Verda giunse per le decorazioni della chiesa dei Servi e successivamente ricevette altri incarichi, a S.Maria Vecchia, a S.Agostino e a Modigliana. Le tre pale d’altare erano di alto livello qualitativo: quella principale, del veneto Felice Torelli, venne studiata e riconosciuta da Francesco Arcangeli; quelle laterali, già riconosciute alla scuola bolognese di Marcantonio Franceschini, sono state recentemente (da Anna Tambini) attribuite con maggior circoscrizione al raro pittore Antonio Rossi.
Oggetto di furto nel 1991 e successivamente in parte ritrovate – manca tuttora San Benedetto e Santa Scolastica – le tre pale sono oggi sostituite da copie fotografiche identiche: le due ritrovate sono nella Pinacoteca Comunale.

Come arrivare: La chiesa è di norma chiusa, non avendo più funzioni di culto. Viene occasionalmente aperta per mostre, conferenze o altre iniziative pubbliche. I visitatori possono eventualmente rivolgersi all’adiacente Liceo Scientifico (a cui la chiesa e accorpata) per accedere all’interno.